Importante pronuncia della Corte di Cassazione in materia di filiazione e riconoscimento della cittadinanza

  • 7 Luglio 2024 alle 18:13

Con sentenza n. 14194 del 22 maggio 2024 la Corte di Cassazione ha precisato che “il possesso continuo dello stato di figlio rilevi quale prova legale in tutti i casi in cui manchi l’atto di nascita o qualora il figlio sia stato iscritto come nato da genitori ignoti” e che tale prova possa essere data con ogni mezzo, anche con testimoni o presunzioni.

Il principio è di rilevante importanza per sconfessare le pratiche amministrative dei vari Consolati e Comuni, i quali molto frequentemente rigettano le domande di cittadinanza qualora gli atti di nascita non contengano l’esplicita prova della filiazione (ovvero il riconoscimento diretto da parte del genitore che trasmette la cittadinanza). Il caso esaminato dalla Suprema Corte prende le mosse da un provvedimento di un Comune veneto che aveva ritenuto interrotta la linea di discendenza per l’assenza dell’atto di stato civile brasiliano; all’esito dell’istruttoria il Comune non aveva ritenuto sufficiente l’atto di battesimo allegato dall’istante, né la successiva dichiarazione di avere dei precedenti figli nati prima del matrimonio contenuta nell’atto di matrimonio del padre.

Il richiedente decide di impugnare giudizialmente il provvedimento di rigetto e la causa giunge alla Corte di Cassazione, la Corte precisa come la prova di filiazione non deriva necessariamente e solamente dall’avvenuta formazione dell’atto di nascita nei registri civili, ma può essere provata con qualsiasi mezzo, essendo sufficiente il possesso continuo dello stato di figlio. Questo perché l’art. 237 c.c. secondo comma, in combinato disposto con art. 237 c.c., permette, in mancanza di un atto di nascita registrato, di ritenere sufficiente il possesso continuo dello stato di figlio. Con tale definizione, si intende da una serie di fatti e circostanze derivanti dagli altri atti ma anche dalla relazioni di vita dei familiari, che nel loro complesso valgano a dimostrare le relazioni di filiazione e di parentela fra una persona e la famiglia a cui essa pretende di appartenere. Lo status di fatto diventa quindi un elemento importante per la determinazione del rapporto giuridico di filiazione.

Ecco quindi che, nella pratica legale, sarà importante valorizzare tutti quegli elementi che permettono proprio la prova delle relazioni fra il genitore ed il figlio e che consentono così di superare le eventuali lacune nei documenti ufficiali. In particolare, laddove – come di frequente accade – l’evento coinvolga le generazioni  più risalenti, sarà importante analizzare il complesso degli atti ed individuare negli altri atti delle generazioni antecedenti o successive la presenza di elementi in favore del riconoscimento dello status di figlio, come ad esempio l’indicazione nel certificato di morte della presenza di figli.


Partners e link utili

Scopri altri operatori/collaboratori cui chiedere assistenza o pagine che possono essere utili nelle ricerche.